Green economy: il concetto di economia verde

La complessità economica è un settore che si è guadagnato l’interesse dei ricercatori come risultato di un revival di politica industriale (prodotti più complessi), di una crescita dell’intelligenza artificiale (inserita nei prodotti della manifattura), dello sviluppo della teoria della crescita endogena, basata sull’assunzione che la crescita è fondata sull’aumento delle conoscenze.

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Il concetto di complessità economica poggia sull’idea di una funzione di produzione che connette input ed output economici e richiede conoscenza produttive con impegno di capitale umano e sociale e di tecnologie avanzate.

La complessità economica è generata dalla complessità delle locazioni (città, regione, Paese) e delle attività presso di loro.

Nella corrente letteratura sulla complessità economica, un gruppo di studiosi sta discutendo circa le esportazioni ad alta tecnologia: lo sviluppo finanziario, il numero di brevetti, gli investimenti stranieri diretti, il capitale, le politiche fiscali, la qualità istituzionale.

I risultati di studi recenti concordano sulla conclusione che la complessità economica migliora con un uso efficiente del capitale umano e con un maggiore ricorso alle energie rinnovabili.

Il concetto di economia verde è stato coniato da UNEP (Programma Ambientale delle Nazioni Unite) all’interno dell’iniziativa di economia verde lanciata nel 2008, come una economia con ridotti rischi ambientali, un migliorato benessere umano ed una società più equa.

In altre parole ‘green economy’ significa risorse efficienti, decarbonizzazione, inclusione sociale; negli ultimi anni il concetto è divenuto una priorità per i governi di molti Paesi all’interno degli sforzi comuni e coordinati per contrastare i cambiamenti climatici.

Come modello economico corrente l’economia verde può essere supportata attraverso incentivi per investimenti sulle sorgenti e tecnologie green dell’energia, nello sviluppo di nuove produzioni e nuovi mercati in favore dei prodotti verdi, come anche attraverso la promozione dell’efficientamento delle risorse energetiche.

Non c’è un accordo nella definizione di prodotto verde: generalmente come tale viene classificata una merce amica dell’ambiente, ottenuta con tecnologie pulite, cioè capaci di essere attive senza produrre rifiuti dannosi per ambiente e salute.

Articolo N.86 del 7-10-2022 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.

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