Il Progetto Agrochar (supportato dal MIPAAF) ha affrontato in modo innovativo la tematica della valorizzazione del digestato da impianti di digestione anaerobica, al fine di convertire lo stesso in un prodotto collocabile sul mercato agricolo, realizzando così le condizioni per un economia circolare e sostenibile in ambito agricolo.

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La gestione del digestato è infatti in molti casi un elemento di criticità e fonte di costo per le aziende agricole che operano un impianto per la produzione di biogas/biometano, in particolare nei casi (aree) in cui il suo spargimento sul terreno risulti di difficile attuazione a causa dei vincoli legati alla presenza eccessiva di nitrati nel suolo.

In un tipico impianto di taglia attorno al MWe, questi costi possono oscillare tra i 50 ed i 70.000 €/anno, rappresentando quindi una voce rilevante delle attività agricole connesse alla digestione anaerobica. In realtà il digestato come noto rappresenta una risorsa anche dal punto di vista ambientale, oltre che economico, in quanto consente di riportare nel suolo quei nutrienti naturali disponibili in uscita dall’impianto, contribuendo alla fertilità dello stesso: il suo reimpiego in agricoltura, in sostituzione di prodotti chimici, è quindi assolutamente auspicabile.

L’obiettivo del progetto è studiare la conversione del digestato in prodotto attraverso la
carbonizzazione convenzionale (pirolisi lenta, PL) e la carbonizzazione idroterma
(HydroThermal Carbonisation, HTC).

Partner del progetto:

Scarica Brocure del Workshop finale del progetto (Accademia dei Georgofili – Firenze)
Venerdì 15 Settembre 2017 – Biochar, Compost, ed aree del Mediterraneo: sinergie ed opportunità per contrastare i cambiamenti climatici.