Agri-culture, a Capraia il primo distretto biologico su un’isola mediterranea

 

 Presentata nella cornice di Agrilevante, l’iniziativa, che è parte del più ampio progetto di economia circolare “Capraia Smart Island”, punta a valorizzare il territorio dell’isola con azioni concrete finalizzate alla difesa degli agroecosistemi, alla tutela del paesaggio e alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività antropiche.

Ai “colori della terra” di Agrilevante si aggiungono anche quelli del mare. La grande rassegna della meccanica per le filiere agricole del Mezzogiorno e del Mediterraneo, in svolgimento presso il quartiere fieristico di Bari, ha infatti visto la presentazione dell’iniziativa dal titolo “Agri-culture”, coordinata da Chimica Verde e realizzata in collaborazione con il Comune di Capraia. Organizzato nella più ampia cornice del progetto di economica circolare “Capraia Smart Island”

“Agri-culture” punta a valorizzare il patrimonio agricolo e culturale dell’isola. Alla presentazione sono intervenuti il Project manager del Comune di Capraia Isola

Nel corso dell’incontro Lorenzo Castellani Lovati ha spiegato che l’obiettivo del progetto è di valorizzare l’economia locale sfruttando tutte le risorse del territorio, anche con la creazione di un “distretto biologico”, il primo ad essere realizzato su un’isola del Mediterraneo. Il distretto di Capraia sarebbe un modello replicabile anche in altri contesti e potrebbe diventare un importante presidio per la biodiversità isolana, attraverso azioni concrete finalizzate alla difesa degli agroecosistemi, alla tutela del paesaggio e alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività antropiche.

 

 

Rivedi il Workshop

Video Capraia Isola Agri-Culture

Agri-culture

Produzioni ecologiche nell’isola Capraia

Il progetto Agri-culture, realizzato da Chimica Verde Bionet in collaborazione con il Comune di Capraia Isola, è finalizzato a valorizzare il patrimonio agricolo e culturale dell’Isola di Capraia finanziato da Next Generation EU – PNRR – M1C3 –Misura 2 – Investimento 2.1 – Attrattività de Borghi (CIG 9517679D2). 

 

  • Favorire la rigenerazione dell’economia rurale di Capraia e il primo Biodistretto di un’isola del Mediterraneo
  • Partire dalla memoria per ritrovare le tradizioni alimentari e culturali dell’isola
  • Creare un Ricettario Storico capraiese in collaborazione con Istituti Alberghieri toscani
  • Sviluppare reti di collaborazione tra i diversi attori del sistema alimentare, della ricerca e delle istituzioni
  • Organizzare corsi di formazione professionale
  • Promuovere i prodotti dell’isola
  • Organizzare eventi e percorsi innovativi per i turisti

Promuovere uno sviluppo ecologico dell’Isola attraverso la riscoperta delle tradizioni e la volontà di innovare

>

Il contesto: l’economia rurale dell’isola

Fino a qualche decennio fa l’agricoltura e la pesca svolgevano a Capraia un ruolo centrale nell’economia isolana, con produzioni abbondanti di olio, vino, frutta e ortaggi. Già nel Cinquecento, la produzione agricola di Capraia era basata essenzialmente sulla coltivazione della vite e la produzione di vino, secondo dati riferiti al 1504, era di 530 botti (più di 300.000 litri). La fotografia dell’uso del suolo nel 1940 ci informa che sui terrazzamenti dell’isola erano ancora coltivati 22 ha (ettari) di vigna, 25 ha di colture erbacee, 4,5 ha di oliveto e 2 ha di coltivazioni ortive. L’isola di Capraia in campo agricolo ha quindi una lunga tradizione che va tutelata per contrastare l’abbandono e la monocultura del turismo e delle seconde case. Ancora oggi nei piccoli appezzamenti di terra, incastonati in ripidi pendii strappati alla roccia, giovani imprenditori stanno rilanciando in regime biologico colture orticole e di erbe aromatiche, allevamenti di api e di capre, produzione di vino e di olio. È l’agricoltura definita eroica, che caratterizza molte isole minori, costituendo una fonte di reddito e anche un baluardo per la conservazione del territorio e il mantenimento della biodiversità locale, in linea con le richieste del Green Deal, la nuova strategia economica dell’Unione Europea. E in mare aperto, insieme alla pesca, si è sviluppata un’acquacoltura di qualità. Molto è stato fatto, ma si può ancora lavorare per migliorare l’integrazione e la sostenibilità delle filiere. Partendo dalla memoria, coinvolgendo la comunità, le aziende agricole locali e i ristoratori intendiamo promuovere un progetto di riqualificazione dell’intera filiera gastronomica dell’isola: ‘dal campo e dal mare alla tavola’.

Agri-Culture mira a

  • attivare produzioni agricole e alimentari in armonia con gli ecosistemi dell’isola, in un intreccio di tradizione e innovazione, per migliorarne la qualità e ridurne l’impronta ambientale
  • sviluppare reti di cooperazione tra le aziende, rafforzando quelle già esistenti e ampliandole col supporto di un tavolo agricolo di confronto stabile presso il Comune dell’isola
  • realizzare sulla base dei prodotti locali un “Ricettario della cucina storica capraiese” che recuperi tradizioni e crei nuovi sapori. In collaborazione con gli istituti alberghieri toscani e la scuola “C. Nolli” di Capraia Isola
  • individuare ulteriori Prodotti Agroalimentari Tradizionali da inserire nell’elenco istituito dalla Regione Toscana (PAT – DM n.350 del 08/09/99).
  • organizzare per il turismo dell’isola “La giornata del piatto storico capraiese”, una festa da realizzarsi a giugno 2025, in concomitanza e sinergia con l’ormai storico evento Capraia Smart Island.

I due percorsi del Progetto AGRI-CULTURE

1 – Percorso culturale di tradizione

Partendo dalle ricette tradizionali e dagli ecosistemi dell’isola, coinvolgere la comunità, le aziende agricole locali e i ristoratori per promuovere l’intera filiera gastronomica dell’isola di Capraia.

 

2 – Percorso imprenditoriale:

Corsi di formazione rivolti agli operatori del settore primario, per favorire l’innovazione e ridurre l’impronta ambientale delle loro produzioni:

a) incontri dedicati alle problematiche del settore e all’individuazione delle possibili soluzioni;

b) moduli di formazione professionale sull’innovazione in agricoltura, le nuove pratiche agronomiche e l’utilizzo dei sottoprodotti;

c) cooperazione tra le aziende all’interno del Biodistretto di Capraia (in corso di realizzazione) per la promozione dei prodotti agroalimentari dell’isola.

Con il supporto del Comitato Tecnico Scientifico di Chimica Verde Bionet agriculture.cvb@gmail.com