Un imballaggio per alimenti con caratteristiche speciali

Biobased e biodegradabile, antimicrobico e con una adeguata shelf-life: cosa chiedere di più ad un imballaggio per alimenti?
A mettere insieme caratteristiche non sempre compatibili tra loro è stato un gruppo di ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore (NTU Singapore) e della statunitense Harvard T.H. Chan School of Public Health.

credit by Unsplash

Il materiale alla base del packaging è stato prodotto in laboratorio utilizzando la zeina, una proteina appartenente al gruppo delle prolammine, contenuta nei semi del mais e di altri cereali, amido e altri biopolimeri di origine vegetale; le proprietà antimicrobiche sono state invece ottenute con una miscela di composti naturali a base di olio di timo (erba aromatica usata in cucina) e acido citrico contenuto negli agrumi.

La particolarità della funzione antimicrobica è che si attiva solo in presenza di umidità e di enzimi rilasciati da batteri nocivi, come E. coli e Listeria, oppure funghi; in queste condizioni avviene il rilascio dei composti naturali dalle fibre che costituiscono la confezione  Ciò consente all’imballaggio di resistere a diverse esposizioni anche per mesi senza perdere le proprietà antimicrobiche. Inoltre – affermano i ricercatori – poiché la formulazione è in grado di contrastare la proliferazione di batteri sia sulla superficie del packaging, sia sul prodotto alimentare contenuto al suo interno, questa soluzione è potenzialmente adatta per un’ampia varietà di alimenti, inclusi cibi pronti, carne cruda, frutta, e verdure.

Articolo N.46 del 26-01-2022 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.