Dieta ittica e dieta tradizionale: ecco le differenze

Gli italiani sono fra i popoli in cui le persone con danni cerebrovascolari sono in minore percentuale nella popolazione, pure in una situazione generale in cui la comparsa di queste patologie è sempre più frequente anche in relazione all’allungamento della vita.

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Le ragioni possono essere genetiche, in questo caso sono sicuramente anche alimentari collegate al consumo medio annuo pro capite di pesce 29 kg (fresco,congelato, surgelato,) rispetto ad una media europea di 23.

Una recente ricerca dell’ Università di Bordeaux pubblicata su Neurology, ha evidenziato con esperienze e numeri questa notizia attraverso il controllo di tre biomarcatori (iperintensità della sostanza bianca, piccoli infarti cerebrali, buchi nel tessuto cerebrale) in persone con dieta ittica rispetto a persone alimentate con dieta tradizionale.

Circa il tipo di pesce più efficace i dati disponibili orientano verso i pesci ricchi di omega 3, come salmone, tonno e pesce azzurro, ma l’analisi critica dei dati suggerisce anche di alternare pesci magri, come sogliola, platessa e merluzzo (acqua salata) e persico (acqua dolce) a pesci più grassi: oltre a quelli già citati, anguilla ed aringa.

Articolo N.112 del 15-05-2023 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.

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