Come applicare la tecnologia all’educazione dei giovani

Bottiglie riciclate e riempite di sabbia diventano solidi mattoni. Così un architetto ghanese, Martial Zohoungbogbo, ha realizzato un progetto finalizzato a creare strutture dove i giovani possano essere educati e trovare soddisfazione alle loro aspirazioni culturali.

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L’utilizzo di oggetti non degradabili come le bottiglie di plastica e di materiali riciclabili quali sabbia, terriccio, fango e corda consente di realizzare costruzioni meno costose rispetto a quelle tradizionali per il 40-60%. Oltre ad essere una soluzione più sostenibile per l’ambiente i tecnici la considerano più affidabile meccanicamente, più refrattaria ad incendi e terremoti, più isolante dal punto di vista termico. Vecchie bottiglie di plastica vengono riempite con circa 3 kg di sabbia ognuna trasformandosi in qualcosa di molto simile ad un tradizionale mattone da utilizzare per diversi tipi di costruzione. E qui sta l’altra parte del progetto: applicare la tecnologia all’educazione dei giovani ed alla diffusione della cultura: così i “nuovi” mattoni sono stati o saranno utilizzati per realizzare una biblioteca multimediale pronta ad accogliere contributi video e seminariali da tutto il mondo ed un museo per bambini. L’architetto Martial ha avviato una raccolta di fondi inaugurata dalla sua donazione. L’unico problema sta nella quantità di bottiglie necessarie, 45 mila in PET: quelle da riciclare non raggiungevano questi numeri; le mancanti sono allo state acquistate da un’azienda locale che si occupa di smaltimento e riciclo di rifiuti. Alla mano d’opera necessaria hanno contribuito anche i giovani che saranno i primi fruitori della costruzione.

Articolo N.18 del 15-09-2021 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.