Possibilità di miglioramenti
La filiera può essere migliorata globalmente migliorando le singole fasi. Di grande importanza sembra essere l’operazione di decorticazione, fase situata in posizione intermedia tra le attività agricole e quelle industriali, che assorbe una percentuale elevata dei costi, ha ampi margini di miglioramento e costituirà l’obiettivo principale di ricerca del prossimo futuro. In particolare dovranno essere messe a punto tecniche in grado di consentire di mantenere le fibre il più possibile parallele. Una fase di decorticazione precedente della raccolta può influire sulle caratteristiche del biocomposito, ad esempio sulle proprietà acustiche. Per migliorare la filiera, oltre che di tecnologie valide, è necessario disporre anche di metodi di misura validi per un controllo di qualità costante e generalizzato.

A conclusione sono utili alcune informazioni sul commercio italiano di fibre vegetali.
Globalmente le importazioni sovrastano le esportazioni, che rappresentano solo il 3% della quantità e il 4,6% del valore. Cotone e, con largo distacco, lino, sono le fibre che vengono maggiormente importate ed esportate. Rispetto al totale, le importazioni di fibre di cotono ricoprono il 94% il quantità e il 90% in valore.

Per canapa e lino, le due colture che possono essere realizzate anche nei nostri ambienti, i rapporti import-export sono normalmente migliori di quelli del totale delle fibre. Rispetto alle importazioni, le esportazioni di canapa e lino rappresentano l’11 e il 18% in quantità e il 14 e 28% in valore. Pur tenendo conto dello scarso peso relativo delle due specie nell’ambito del commercio nazionale di fibre, va evidenziato che le esportazioni hanno, per entrambe, una importanza numerica molto superiore (3-4 volte per il lino e 6-7 volte per la canapa) a quella delle importazioni.

Vanno anche evidenziate le differenze tra il valore unitario delle fibre importate e di quelle esportate. Per la canapa il valore aggiunto medio è di oltre 1600 dollari per tonnellata, pari ad oltre il 50% del valore iniziale. Da quanto sopra è facile trarre alcune considerazioni:

  • nell’ambito di un mercato mondiale, con una globalizzazione sempre più spinta, le fibre delle colture adatte ai nostri ambienti hanno una importanza minima;
  • se rapportate a specifiche aree possono invece rivestire un notevole interesse, pur restando quasi sempre colture di nicchia;
  • le nuove destinazioni d’uso delle produzioni hanno buone prospettive, ma in molti casi e in molti ambiti non sono ancora mature: non esistono ancora le filiere;
  • in questo momento l’unica destinazione in grado di fornire un reddito è quella tessile: l’unica ad alto valore aggiunto;
  • è su questa destinazione che si deve puntare mettendo a punto, nella fase agricola e nelle successive, tutte le tecniche che consentano di aumentare il livello produttivo migliorando la qualità e rendendo costanti negli anni entrambi i fattori.

 

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